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attività motoria Parkinson a Verona

attività motoria parkinson

La malattia di Parkinson purtroppo è la seconda patologia neurodegenerativa più diffusa al mondo, seconda rispetto la malattia di Alzheimer.

Le ultime stime dimostrano che è una patologia in aumento e questo comporta un grosso problema anche di tipo socio assistenziale e per il sistema sanitario nazionale.

A Verona esiste un progetto unico in Italia di attività motoria preventiva e adattata nato con anni di ricerca e clinica e con la collaborazione di varie figure e specialisti che lo hanno reso possibile. L’attività motoria della quale io stessa sono responsabile e portavoce consente a soggetti in fase iniziale e intermedia di malattia di muoversi in ambiente non sanitario con continuità e costanza nel tempo.

Queste sono due parole chiave che unite alla variabilità degli esercizi sia di tipo motorio che di tipo cognitivo rendono il mio modo di lavorare unico ed efficace.

Non si può lavorare a cicli in una malattia come il Parkinson. Serve costanza. Non si possono fare sedute monotone, serve variabilità di stimoli per consentire al cervello e al corpo continui nuovi stimoli ed evitare la noia.

I gruppi di attività motoria che lavorano con me non fanno del semplice movimento, imparano a vivere, convivere con il Parkinson. E lo fanno con i famigliari che sono presenti, se vogliono, alle sedute. Non è un percorso facile, ma ne vale la pena. Il clima che si respira nei gruppi è sempre molto positivo ed ironico. A Verona esiste un modo di lavorare con i malati di Parkinson che in Italia ancora non c’ è, ma che con vari livelli di formazione sto con fatica e impegno divulgando.

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